TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

Le Giornate della Trasparenza erano state previste dal decreto 150/2009, e poi richiamate nell’art. 10 c. 6 del d. Lgs. 33/2013 (detto “Decreto Trasparenza)
e nella Delibera n. 50/2013 della Civit, come strumenti di
coinvolgimento degli stakeholders (o portatori di interesse) per la
promozione e la valorizzazione delle trasparenza nelle pubbliche
amministrazioni. Creando occasioni di confronto e di ascolto
con l'Amministrazione, avvicinano i cittadini alle istituzioni e
accrescono la loro fiducia nel servizio pubblico. Consentono inoltre di
perseguire due degli obiettivi fondamentali della trasparenza:
- la partecipazione dei cittadini per individuare le informazioni di maggiore interesse;
- il coinvolgimento dei cittadini nell’attività dell’amministrazione al fine di migliorare la qualità dei servizi e il controllo sociale.
Purtroppo
forse ancora pochi cittadini sono a conoscenza delle norme che li
tutelano e hanno una piena consapevolezza dei loro diritti. Grazie al
Decreto Legislativo n.33/2013, che disciplina gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle
P.A., i cittadini possono ad es. verificare come sono spese le risorse
pubbliche e riorganizzati i servizi amministrativi, esercitare quindi
delle funzioni di controllo sull'operato delle Pubbliche
Amministrazioni.
Perchè ciò possa realizzarsi, informazioni, documenti e dati, così come stabilito dallo stesso Decreto (ai sensi dell’art. 68 del Codice dell’amministrazione digitale), dovranno essere accessibili a tutti ed essere quindi pubblicati sul sito web dell'Amministrazione in “formato aperto”.
Per capire cos'è un formato aperto, pensiamo a quei documenti che non riusciamo ad aprire dal nostro computer, poichè utilizziamo un programma diverso da quello con cui sono stati salvati. In questi casi si parla di formato proprietario proprio perchè si è obbligati all'utilizzo di un programma specifico.
Le pubbliche amministazioni devono invece pubblicare i propri documenti in un formato che sia leggibile a tutti. Non solo. La legge dice anche che i documenti, le informazioni e i dati pubblicati devono essere riutilizzabili senza ulteriori restrizioni ma con l'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità (art. 7 del D.Lgs n.33/2013).
Ciò vuol dire che devo poter ad esempio copiare il testo con la funzione “copia e incolla”, oppure cercare una parola specifica all'interno del documento con la funzione “trova”.
Gli screen reader, strumenti utilizzati dai disabili visivi, devono avere la possibilità di leggere quanto riportato sul documento.
Perchè ciò possa realizzarsi, informazioni, documenti e dati, così come stabilito dallo stesso Decreto (ai sensi dell’art. 68 del Codice dell’amministrazione digitale), dovranno essere accessibili a tutti ed essere quindi pubblicati sul sito web dell'Amministrazione in “formato aperto”.
Per capire cos'è un formato aperto, pensiamo a quei documenti che non riusciamo ad aprire dal nostro computer, poichè utilizziamo un programma diverso da quello con cui sono stati salvati. In questi casi si parla di formato proprietario proprio perchè si è obbligati all'utilizzo di un programma specifico.
Le pubbliche amministazioni devono invece pubblicare i propri documenti in un formato che sia leggibile a tutti. Non solo. La legge dice anche che i documenti, le informazioni e i dati pubblicati devono essere riutilizzabili senza ulteriori restrizioni ma con l'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità (art. 7 del D.Lgs n.33/2013).
Ciò vuol dire che devo poter ad esempio copiare il testo con la funzione “copia e incolla”, oppure cercare una parola specifica all'interno del documento con la funzione “trova”.
Gli screen reader, strumenti utilizzati dai disabili visivi, devono avere la possibilità di leggere quanto riportato sul documento.
Tutto ciò non è invece possibile se il file di salvataggio non è “accessibile”, così come ad es. accade per quei pdf che essendo stati creati dalla scansione di documenti cartacei diventano immagini e risultano perciò essere totalmente “invisibili” agli screen reader!
Purtroppo non sempre tutte le amministrazioni rispettano questa fondamentale regola della trasparenza.
Come consiglieri comunali ci è capitato più volte di doverci imbattere in documenti di questo tipo. L'ultimo bilancio preventivo (fra atti vari si contano 172 pagine) non riporta tabelle e testi chiaramente leggibili, ma scansioni la cui lettura è resa ancor più complicata dal fatto che le pagine sono ribaltate un po' da un lato e un po' dall'altro... (http://www.comune.torrepellice.to.it/aria_cms.php?page=595)
La lettura di un bilancio di questo tipo risulta impossibile se non stampato, con inevitabile spreco di carta, inchiostro e costi ambientali che ne conseguono...
Se poi pensiamo anche al tempo perso dal funzionario comunale per scannerizzare le singole pagine di documenti che sarebbero già disponibili nel computer pronti per essere pubblicati, tutto questo risulta davvero incomprensibile.
Tempo prezioso che potrebbe meglio essere impiegato per pubblicare le numerose informazioni ancora mancanti nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web comunale, così come sempre richiesto dal Decreto Trasparenza!
Rosanna Vecchietti
MoVimento 5 Stelle Valpellice
MoVimento 5 Stelle Valpellice